Evitare prodotti confezionati al supermercato può essere una sfida, ma fare una spesa plastic-free (senza plastica) è possibile!
In questo articolo troverete alcuni semplici passi che vi aiuteranno ad eliminare quasi tutta la plastica e gli imballaggi che vi portate a casa dopo aver fatto la spesa.
- Comprare prodotti sfusi
Basta un po’ di organizzazione pre-spesa ed un’occhiata alla mappa del nostro sito per trovare il negozio perfetto più vicino a casa vostra.
Qui trovate la mappa interattiva di Trieste e, nella categoria alimentari, la lista dei negozi che vendono prodotti senza imballaggi!
Ci sono negozi che vendono legumi, cereali, tè, caffè, latte, zucchero, spezie, caramelle, cioccolato e frutta secca, tutto sfuso; potete andare lì con il vostro contenitore o i vostri sacchetti e tornerete a casa senza nessun imballaggio da buttare!
Per quanto riguarda prodotti freschi come carne, pesce, formaggi, salumi, frutta e verdura, l’ideale sarebbe comprarli con i propri contenitori o sacchetti.
Avete già provato a chiedere al vostro macellaio di fiducia se potete usare il vostro Tupperware? Noi si!
- Anche l’acqua si può acquistare senza plastica!
Ci sono molteplici distributori di acqua in giro per la città dove potete acquistare acqua microfiltrata, sia naturale che frizzante, e usare le vostre bottiglie (o qualsiasi contenitore a voi comodo).
Nella sezione distributori dell’acqua nel nostro sito e sulla mappa potete vedere dove si trovano.
P.S. l’acqua del rubinetto a Trieste è oligominerale, microbiologicamente pura e a media-bassa durezza!
- Sacchetti riutilizzabili sempre con sé
Per acquistare prodotti senza imballaggi, portate sempre con voi delle borse riutilizzabili.
Potete usare sacchetti in stoffa come quelli nella foto, o riusare all’infinito i sacchetti di plastica che avete in giro per casa!
Se non avete dei sacchetti riutilizzabili in stoffa, potete acquistarli (a Trieste per ora li abbiamo visti da Oasi Naturale in via Boccaccio) o farli voi stessi a casa seguendo questo semplice tutorial su youtube: https://www.youtube.com/watch?v=YZeNR50v8ok
E per non dover mai più comprare la borse di plastica per portare a casa tutta la spesa, portate con voi una o più borse grandi riutilizzabili!
- Conserviamo i prodotti senza la plastica
Gli imballaggi servono per mantenere la freschezza dell’alimento più a lungo in quanto evitano che il prodotto confezionato entri in contatto con microorganismi esterni.
Frutta e verdura freschi possono essere riposti nei sacchetti di stoffa nel cassetto degli ortaggi del frigorifero mentre, quando compriamo prodotti sfusi come legumi e cereali secchi, possiamo riporli in vasi di vetro che, oltre ad essere funzionali, danno anche un tocco di stile alla vostra cucina.
I vasi (come quelli della marmellata, della Nutella o della maionese) possono anche essere usati per tenere gli avanzi in frigo al posto di contenitori in plastica e potete portarli con voi al lavoro o a scuola il giorno dopo per la pausa pranzo.
5. Occhio all’etichetta!
Nel caso in cui non sia possibile evitare l’imballaggio, ci sono alcuni simboli che potrebbero tornarvi utili nella scelta del prodotto migliore:
a. Non disperdere nell’ambiente: la confezione deve essere gettata nell’indifferenziata.
b. Il punto verde: imballaggio di materiale conforme alle regole della raccolta differenziata, tuttavia non specifica nulla riguardo alla riciclabilità del prodotto.
c. PSV-plastica riciclata: indica che una percentuale del materiale dell’imballaggio è riciclato.
d. e. f. CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), COMIECO (Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica), CiaAl (Consorzio Imballaggi Alluminio): rappresentano Consorzi nazionali, nati sulla base del Decreto Ronchi del 1997 sulla gestione dei rifiuti che ha segnato il passaggio da un sistema di gestione basato sulla discarica ad un sistema integrato, che si basa sulla prevenzione, sul recupero e sul riciclo dei sei materiali da imballaggio: acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro.
g. h. i. DIN CERTCO, AIB-VINCOTTE, OK Compost: certificano la compostabilità del prodotto.
l. OK biodegradabile: indica l’ambiente ideale per il processo di compostaggio del materiale che compone il nostro imballaggio (suolo o sistema acquatico).
m. FSC: indica che la presenza di legno o derivati, come la carta, provengono da foreste gestite secondo rigorosi standard ambientali di sostenibilità.
Come avete potuto vedere, tornare a casa con una spesa senza plastica ed imballaggi non è così difficile… quello che serve per ridurre il consumo di prodotti confezionati è semplicemente un po’ di informazione, buona volontà e curiosità!
Worpress mi fa gli scherzi: avevo scritto un commentone e me l’ha cancellato. Ci riprovo 🙂
Ottimi consigli. Ho appena letto un articolo su Kids (ultimo numero di Internazionale Extra) uscito poco fa, che racconta proprio di due ragazzini tedeschi che vanno a fare la spesa al supermercato con un obiettivo: tornare a casa con meno plastica possibile. Ecco allora che vanno alla ricerca di prodotti sfusi e, dove non è possibile, scelgono l’alternativa bio tra quelli in plastica. Yogurt rigorosamente in vetro, latte meglio in bottiglia anziché Tetrapak che è più difficile da riciclare. Al banco dei salumi ci sono dei problemi, perché non gli lasciano mettere i cibi nei contenitori che si sono portati da casa…tuttavia gli vengono incontro, e gli propongono un incarto in carta per prosciutti e formaggi.
Ultimo dilemma: come mangiare il gelato, che è tutto in contenitori di plastica? Decidono di andare nel posto migliore, ovvero in gelateria, e prenderlo nel cono.
Anche io nel mio piccolo cerco di fare il possibile: prendo l’acqua in bottiglie di vetro alla casetta dell’acqua del comune, uso borse di tela, evito gli imballaggi quando possibile e compro il tè verde in foglie! Sarebbe bello fossero in maggioranza e non in minoranza i negozi che offrono prodotti sfusi. Ne trarremmo tutti beneficio.
Vi ringrazio molto per questa splendida iniziativa e per il sito e la mappa che mi sarà molto utile, poiché a breve verrò a Trieste.
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